La nostra storia, senza la pittura, la musica, la letteratura e le espressioni artistiche in genere, non avrebbe avuto un senso sociale. Da sempre l’uomo ha cercato di lasciare una traccia della sua presenza, proprio con l’arte, documentando ciò che ci ha portati a leggere, al giorno d’oggi, un libro infinito che lega passato, presente e futuro.
Per questo, a due secoli esatti dalla scomparsa di Antonio Canova, Italian Brass Week lo ricorda, perché ricordare Canova ed il periodo in cui ha vissuto: lui, contornato dalle guerre napoleoniche e dell’epidemia di colera, ci ha voluto documentare attraverso la sua sensibilità, e la sua memoria espressiva rappresenta esattamente ciò che oggi, in un ciclo ripetitivo e meccanico che si chiama evoluzione dell’umanità.
Così come non possiamo fare a meno di ricordare il nostro Presidente Dale Clevenger che, con la sua scomparsa, ci ha lasciato quella determinazione necessaria a trasmettere alle nuove generazioni un messaggio importante: la storia passata è la base per essere la storia presente e per costruire la storia futura.
“L’altro è sempre infinitamente meno importante dell’io, ma sono gli altri che fanno la storia”, diceva Pier Paolo Pasolini. Con la composizone di Arnaldo De Felice dedicata al centenario della nascita dell’artista, vogliamo ricordare questi grandi artisti.
Luca Benucci, Presidente e Direttore artistico