Un borgo medievale, dove l’arte e la storia sono in perfetta armonia e tuttora ricchi di vitalità.
Luoghi stimolanti, storie affascinanti, scorci mirabili rendono Bertinoro meta ideale per una visita lungo
le strette vie acciottolate, nel ristoro della tradizione, dell'ospitalità e dell'alta qualità enogastronomica.
Meta ideale per un soggiorno di salute e benessere grazie alla rinnovata qualità del centro termale e
beauty farm in località Fratta Terme e agli innumerevoli agriturismi immersi nella pace delle verdi
colline bertinoresi.
Bertinoro capitale dell'ospitalità di Romagna
Balcone panoramico sulla Romagna, dalla Riviera Adriatica alle prime colline dell’Appennino, la cittadina si sviluppa sulla prima collina che si incontra arrivando da Rimini o da Forlì. |
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La prima, la più antica è la Colonna delle Anella. La tradizione vuole che la colonna in Piazza della Libertà sia stata eretta per volontà di Guido del Duca e Arrigo Mainardi, due nobili bertinoresi del XIII secolo, che dovevano risolvere un frequente motivo di contesa. Pare che le famiglie benestanti di Bertinoro litigassero tra loro per offrire ospitalità ai viandanti che sostavano nella città La tradizione vuole che la colonna in Piazza della Libertà sia stata eretta per volontà di Guido del Duca e Arrigo Mainardi, due nobili bertinoresi del XIII secolo, che dovevano risolvere un frequente motivo di contesa. Pare che le famiglie benestanti di Bertinoro litigassero tra loro per offrire ospitalità ai viandanti che sostavano nella città. |
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Bertinoro Città del Vino Bertinoro è ‘Città del Vino’, fa parte delle associazioni “Res tipica” legate all’ANCI e partecipa a selezioni e fiere nazionali e internazionali; i suoi vigneti producono vini bianchi e rossi. Il più importante è il dorato Albana, primo vino bianco italiano ad ottenere il riconoscimento D.O.C.G. (Denominazione di Origine Controllata e Garantita). Storia e mito parlano di questo vitigno senza definirne i confini; probabilmente introdotto in Romagna dai romani, dal latino ‘albis’ (bianco), l’Albana è legata a Bertinoro dalla leggenda di Galla Placidia, che ne ha fatto il vino tradizionale che si identifica con questo territorio. Altro vino bianco è il leggero e profumato Trebbiano, che compare in Romagna in seguito all’avvento degli Etruschi bonificatori di queste terre paludose. I vignaioli bertinoresi hanno il merito di aver salvato il vitigno del vino Pagadebit, che altrimenti sarebbe scomparso come tanti vitigni minori. Il vitigno deve il nome alla robustezza dei suoi acini in grado di resistere alle avversità atmosferiche; nelle annate cattive, se la vendemmia delle altre uve fosse andata male, il Pagadebit permetteva al vignaiolo di pagare i debiti contratti per la coltura del vigneto. |
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Bertinoro città delle acque Ai piedi del colle, nella località di Fratta Terme un Centro Termale e Benessere totalmente rinnovato. Le proprietà dei ben 7 diversi tipi di acque termali (salsobromoiodiche, sulfuree, ferruginose, salse, salso sulfuree, arsenicali, magnesiache), che sgorgano dalle 11 sorgenti, era già nota in epoca romana. Di questo periodo si conservano reperti, testimonianze e una fonte che si trova lungo il viale principale del grande parco in cui è immerso il centro. |
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Armonie di mille sapori Accanto ai filari delle viti si allineano gli ulivi, per produrre un olio d’oliva extravergine di colore giallo con riflessi verdognoli intensi. L’odore fruttato tenue e il sapore di media dolcezza e di acidità molto bassa, lo pongono tra il delicato olio ligure e il più deciso olio toscano e pugliese. Nei numerosi ristoranti, osterie, enoteche o agriturismi, ci si immerge nell’atmosfera tradizionale della cucina tipica e di qualità, ricca di primi piatti creati dalle mani delle “sfogline” che lavorano la sfoglia ancora con il matterello. Preparata al momento negli svariati chioschi del territorio è la piadina. Aldo Spallicci nel 1920 fondò la rivista d’illustrazione romagnola che chiamò ‘La Piè’, proprio perché riteneva la piadina emblema della Romagna, come già anche Giovanni Pascoli. Gli ingredienti sono pochi e semplici: farina, strutto, un pizzico di lievito e sale. Nonostante ciò ogni paese anzi, ogni famiglia, ha il proprio segreto per prepararla. Perfetta per salumi, formaggi ed erbe di campagna, la piadina accompagna molti alimenti e si sposa perfettamente con i vini tradizionali romagnoli. Da provare la piadina con lo Squacquerone, formaggio a Denominazione di Origine Protetta a pasta molto molle, di forma rotonda e senza crosta. Delizioso anche con marmellate, saba (sciroppo d’uva o mosto cotto) e savor (conserva di frutta a base di mosto). |
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